What to do at New Year's Eve is always a mystery but sometimes it can be surprising.
Cosa fare a Capodanno è ogni anno un mistero fino all'ultimo ma a volte può essere sorprendente.
New year’s eve.
Every year you can hear always the same things “What we do?”, “Why we must have fun?”, “I got the flu”, “I don’t wanna see all those drunken around”, “Let’s get drunk”, “It’s a day like the others”...
Why every year we always want to set up something really cool and if it doesn’t end how it’s supposed to be we get really upset?
To avoid these situations there’s people who decide to work (wise option because you can earn very well), who decide to prepare a dinner with friends (safe choice, dramas apart), who decide to go abroad and discover a new place...
I never went abroad for new year’s eve on purpose actually, it happened only this year and back in the 2008 while I was living in Michigan. I could say that for me it’s an imposed step to take if you’re living abroad, you discover new places, new uses and new people. Anyway, this is a consideration you may agree with if you decided to live abroad not only for studies or language skill improvements but mostly as a life experience.
Luckily, my dear friend Caterina had the brilliant idea of coming over and spending the week of new year’s eve with me.
The initial idea was of having dinner alone at home, then going to watch fireworks in front of Tour Eiffel -for the record, there weren’t this year- at midnight and wandering in the city for the rest of the night.
But, coup de théâtre, some friends of her suggested us to look up at a very popular club, the V.I.P. ROOM.
If you can’t stand places for poser people it’s better to avoid this club but if you are congenial to all kind of location it may offer you a lot.
We were still uncertain about what to do, going clubbing at new year’s eve used to be one of those things we never stood, not even let’s talk about spending lots of money for it.
Well, okay but weather forecast were bad. So?
They proposed a theme night, Masquerade, the location was cool all set up as an ice cave.
We agreed that it would have been an awesome night and we started to get hung up.
We found the right dress -not so easy issue-, we decided the hair and how to make up, we also found a taxi -very hard thing to do in a night like this-.
It was all great.
It was all shining and beautiful when we got there, there was a lot of young people and it wasn’t so crowded. Only one flaw is for the music: so commercial.
The soiree was the best we could ask for; with dancing scenes, laughs and new meetings the night just went by fast.
One of those nights where all the ingredients perfectly combine together and they make something simple became unique. Even only eye contact, a flutter dress or a sweet kiss can change events.
Beyond all expectation.
*****
Capodanno.
Ogni anno si sentono sempre le stesse frasi “Che cosa facciamo?”, “Ma perché bisogna divertirsi per forza?”, “A me è venuta l’influenza”, “Non ho voglia di vedere tutta quella gente sbronza in giro”, “Ci prendiamo una ciucca colossale”, “Alla fine è un giorno come un altro”...
Come mai ogni anno ci facciamo prendere dalla smania di organizzare qualcosa “di bello” e se non va come previsto ci fa doppiamente alterare?
C’è chi per evitare questa situazione lavora (scelta saggia a mio avviso perché si guadagna bene la sera di San Silvestro), c’è chi organizza una cena con i soliti amici (si va quasi sul sicuro con quest’opzione, drammi a parte), c’è chi va all’estero a scoprire qualche posto nuovo...
Io, in realtà, non sono mai andata a festeggiare il capodanno all’estero di proposito, è capitato solo questa volta e nel 2008 mentre ero in Michigan. La potrei considerare quasi come una tappa obbligata se abiti all’estero, puoi scoprire nuovi posti, nuovi usi, conoscere nuove persone. Questa ad ogni modo è una considerazione che si fa se si ha deciso di vivere all’estero non solo per studio o per la lingua ma soprattutto come esperienza di vita.
Fortunatamente, la mia amica Caterina ha avuto la brillante idea di raggiungermi per passare una settimana parigina a cavallo con la notte di capodanno.
L’idea iniziale era quella di fare il cenone a casa a lume di candela solo io e lei, andare poi a vedere i famosi fuochi davanti alla Tour Eiffel a mezzanotte (che per la cronaca non hanno fatto) e starcene in giro a bighellonare fino all’alba.
Ma, colpo di scena, le viene consigliato un locale da persone che hanno vissuto qui a Parigi negli scorsi anni, il V.I.P. ROOM.
Se odiate i posti da fighetti è meglio lasciar perdere ma se siete aperti a tutti i tipi di serate è sicuramente un locale che ha molto da offrire.
Eravamo indecise, andare a ballare la sera di capodanno è una di quelle cose che non abbiamo mai sopportato tanto, senza parlare di spendere un sacco di soldi per farlo.
Sì okay, ma le previsioni davano pioggia e freddo. Quindi?
Era una serata a tema, Masquerade, il posto era bello tutto agghindato come fosse una grotta scavata nel ghiaccio.
Ci convinciamo che sarà una bella serata e ci iniziamo pure a prendere bene.
Troviamo il vestito giusto -cosa non da poco-, decidiamo come pettinarci e truccarci, riusciamo addirittura a prenotare il taxi -cosa più unica che rara in serate come questa-. Tutto va alla grande.
Arriviamo sul posto ed è bellissimo tutto splendidamente illuminato, tutta gente giovane e non è stracolmo di persone che si ammassano tra guardaroba e bar. Unica nota di demerito può essere fatta alla musica che era decisamente troppo commerciale.
La serata si svolge nel migliore dei modi, tra ballare, risate e conoscere persone nuove il tempo è volato e la serata è riuscitissima. Una di quelle serate dove tutti gli elementi si conciliano perfettamente insieme e rendono unico qualcosa di semplice. Dove anche solo uno sguardo, un vestito che svolazza o un bacio dolce possono cambiare le cose.
Oltre ogni aspettativa.
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